La musica nella tradizione siciliana
Seguici nel nostro viaggio alla scoperta delle origini della musica siciliana.
La Sicilia è la più grande isola dell’Italia e del Mediterraneo, una terra sorprendente, ricca di storia e tradizioni.
La musica tradizionale siciliana affonda le proprie radici nei canti popolari: canzoncine, serenate, ninne nanne, tarantelle e canti natalizi.
Ogni evento della vita è stato cantato dalla moltitudine di civiltà che si sono susseguite negli anni.
I canti venivano tramandati oralmente, da villaggio a villaggio, da città a città, assumendo di volta in volta nuove caratteristiche e varianti.
“I canti popolari sono gli archivi del popolo, il tesoro della sua scienza, della sua religione, della vita dei suoi padri, dei fasti della sua storia, l’espressione del cuore, l’immagine del suo interno, nella gioia e nel pianto”. – Johann Gottfried Herder
La musica siciliana – Le origini
La storia e le tradizioni di un popolo sono sempre racchiuse nella sua produzione musicale. Questo è particolarmente vero per i popoli che hanno una storia lunga e complessa e una cultura folkloristica molto “vivace”, come quello siciliano.
Per qualunque abitante dell’isola è impossibile non ricordare o non aver mai ascoltato almeno una poesia, una ninna nanna, un ballo popolare o un’antica filastrocca.
La varietà della musica popolare siciliana affonda le sue radici nei canti popolari, primo fra tutti i canti di lavoro.
Questi nascevano spontaneamente dall’esigenza di dovere coordinare i lavori di gruppo; venivano infatti intonati dai contadini durante la mietitura, la vendemmia, o dai pescatori durante la mattanza dei tonni.
Questi antichi mestieri producevano spontaneamente rumore e ciò serviva a creare la base per il ritmo.
A nuvena ‘i Natali
La tradizione musicale siciliana è ricca di canti dedicati alle festività natalizie. Queste canzoni ricordano il passato e ci fanno compiere un vero e proprio viaggio nel tempo, facendoci vivere le atmosfere ben note ai nostri nonni.
Le Novene di Natale sono dei canti narrativi suddivisi in nove parti e raccontano le storie legate alla natività. Il contenuto e i personaggi sono presi direttamente dai Vangeli.
Anticamente, durante i nove giorni precedenti la vigilia di Natale, il canto era eseguito davanti al presepio, dai ninariddari, dai ciaramiddari o da suonatori di strumento a fiato. I ninariddari andavano in giro per le case e sostavano anche davanti alle putie, accompagnando con la musica le cosiddette ninnareddi.
Una delle danze più antiche al mondo: il Tataratà
Il Tataratà, il cui nome deriva dal suono emesso dal tamburo, è una danza armata che, nel corso degli anni, per la spettacolarità, il fascino e la singolarità nel suo genere, ha attirato l’attenzione di molti studiosi.
Si tratta di un evento folcloristico eccezionale, certamente uno dei più antichi nel mondo.
Tutt’oggi, sono numerosi i gruppi folcloristici che si impegnano a mantenere in vita questa tradizione unica nel suo genere.
Tarantella Siciliana – Passione senza tempo
Quando parliamo di Tarantella il pensiero corre subito alla danza tradizionale tipica dell’Italia del Sud, considerata il ballo più rappresentativo del folklore italiano nel mondo.
Durante le serate estive il suono di tamburelli, flauti e fisarmoniche invade le piazze della Sicilia in un tripudio di colori e ritmi scatenati.
Se, a questo punto – magari proprio grazie a questo articolo – hai avvertito un’irrefrenabile voglia di brani che raccontano i colori e il folklore della Sicilia, ti invitiamo a visitare la nostra sezione Musica Siciliana!
L’album “Sicilia in musica, tarantelle e serenate” è il frutto del lavoro e dell’impegno di più di dieci artisti fra musicisti, cantanti, grafici, disegnatori, cantautori, compositori ed arrangiatori che, sostenuti da una grande passione per la musica e per la loro terra, hanno voluto dedicare un omaggio alla Sicilia.
Un progetto che prevede non solo la ricerca e la rielaborazione di canti siciliani, ma anche la composizione di brani inediti nel rispetto dei motivi e delle forme tradizionali.
Il disco apre per l’appunto con una inedita tarantella di Giovanni Niosi che fa venire voglia di ballare. Una rivisitazione orchestrale di Ciuri ciuri, con chitarre, mandolini e fisarmoniche splendidamente interpretata da Nicoletta Caravello.
Seguono un’inedita e divertente Tarantella del raffreddore composta da Giovanni Dall’O’ che fa da preambolo a due inediti: la Sirinata di Salvatore Battaglia, e l’allegra Sicilia Bedda, scritta per l’occasione da Vera Sorrentino, dedicata alla Sicilia e interpretata da N. Caravello.
12 magnifici brani arrangiati utilizzando strumenti tipici: mandolino, friscalettu, marranzano, bummulu e tamburello e cantati esclusivamente in dialetto.
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