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Musica Ambientale | ideale sottofondo per la vita

Giu 09, 2021 by Vera Sorrentino - 0 Comments

Musica Ambient, ideale sottofondo per la vita

La musica ambient – o musica ambientale, secondo il termine italiano – è quello stile musicale cui ci si riferisce tutte le volte che si parla di una musica d’atmosfera. Si caratterizza per suoni naturali, o riconducibili alla natura e per suoni ampiamente atmosferici, sui quali è possibile rilassarsi o chiacchierare senza che le sonorità disturbino in alcun modo, anzi, agevolino e accompagnino questa operazione, ecco perché Musica Ambient, ideale sottofondo per la vita.

Brian Eno, importante musicista e produttore discografico britannico, è considerato l’inventore della musica d’ambiente. Nel suo libro “Futuri Impensabili” dà una descrizione ben precisa dello stile musicale di cui è il fondatore: “Un ambiente si definisce come una atmosfera, un’influenza che circonda o una tinteggiatura. È mia intenzione produrre pezzi originali, palesemente ma non esclusivamente destinati a particolari momenti e situazioni, come il progetto di costruire un piccolo ma versatile catalogo di musica d’ambiente, adatta a un’ampia varietà di umori e atmosfere.”
Anche noi, come Eno, abbiamo costruito il nostro piccolo ma versatile catalogo che vi invitiamo ad ascoltare.

Per capire questa musica occorre entrare in un ordine di idee che è piuttosto controintuitivo: il ritmo e la struttura, così fondamentali nella musica pop, sono secondari quando parliamo di ambient. Sono infatti tono e atmosfera a prendersi la scena nella musica ambientale. Per tal motivo, i pezzi possono essere piuttosto lunghi e le loro sonorità possono ripetersi per diversi minuti. Parliamo infatti di una musica da accompagnamento che lascia spazio all’ascoltatore di fare altro, senza invaderne l’udito.

La musica ambient: cenni storici

Se volessimo trovare una data di nascita per la musica ambient dovremmo andare abbastanza indietro nel tempo, ovviamente a ben prima della nascita di Brian Eno. I primi cenni di ambient infatti risalgono agli inizi del Novecento, quando alcuni precursori iniziarono a sperimentare una musica che, all’epoca, definivano semi-acustica. In seguito, troviamo tracce di sonorità ambientali nell’arte di Erik Satie, impressionista della musica (e proprio a lui abbiamo dedicato una nostra composizione “Satie Archi” che potete ascoltare qui), così come nel concreto minimalismo di Terry Riley e Philip Glass o nel jazz di Paul Horn. Quest’ultimo si esibì in due concerti in solitaria all’interno della piramide di Giza e del Taj Mahal, sfoderando improvvisazioni assolutamente ambientali. Solo in tempi più recenti, in quegli anni ’70 dove cominciò a esibirsi da solista dopo aver abbandonato i Roxy Music, abbiamo assistito all’avvento di Brian Eno.
Quando, negli anni ’80, la musica ambient si era già affermata sulla scena musicale, abbiamo assistito a influenze ambientali nel pop, nel rock, nella techno e house e alla nascita di una sua discendente diretta: la musica chillout di cui parleremo nel prossimo articolo.

Il potere della musica ambientale

Questa abilità di attestarsi come sottofondo e accompagnamento ha reso la musica ambient una compagna molto gradita per chi fa montaggio video. Film e spettacoli televisivi degli ultimi 50 anni hanno attinto sovente, e a piene mani, al catalogo ambient. Essa infatti riesce a creare sfumature e paesaggi sonori assolutamente originali, nonché spesso davvero molto suggestivi, in alcuni casi capaci di imprimersi nella memoria esattamente come le scene madri dei film che accompagnano. Sono tantissime le colonne sonore che sfruttano la musica ambientale e lo fanno per incorniciare scene d’amore, violenza, morte, azione e umorismo. Sebbene il genere ambientale non sia indimenticabile come lo sono dei pezzi maestri nelle soundtrack cinematografiche, esso è comunque in grado di caratterizzare a dovere un passaggio specifico della pellicola. Come si è già detto, non parliamo di una musica che si prende la scena, bensì che la accompagna, incorniciandola e arricchendola.

Curiosi? Ecco i nostri brani Ambient

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Colonna sonora | la cornice di ogni grande quadro

Giu 09, 2021 by Vera Sorrentino - 0 Comments

Colonna sonora | la cornice di ogni grande quadro

Pensa al tuo film preferito, al tuo videogioco preferito o al tuo video preferito su YouTube. Che cosa ti viene in mente? Il colore delle immagini? La sua assenza dovuta all’utilizzo del bianco e nero? L’esperienza che ti ha regalato dedicargli del tempo? O forse la musica che vi era contenuta? D’altronde la colonna sonora è la cornice di ogni grande quadro!

La colonna sonora è parte e componente fondamentale in ognuna di queste opere. Essa è in grado di fissare emozioni e legare le immagini ad un suono, che spesso – è il caso di quei pezzi che fanno la storia – sopravvivono all’epoca di uscita della pellicola o del videogame, diventando evergreen assoluti.

Quanto è importante la colonna sonora?

Nel cinema fin dal principio

Il cinema delle origini non è mai stato muto. Sebbene mancassero i dialoghi, le immagini erano sempre accompagnate dalla musica di un’orchestra.

Si era infatti già capito quanto importante fosse l’elemento audio. Attenzione a non pensare che la musica al cinema serva solo a punteggiare scene drammatiche o epiche e a occupare le scene che non presentano dialogo. Ogni colonna sonora riveste molti più ruoli.

Che cosa fa una colonna sonora?

Indipendentemente dal tipo di media che accompagni, la colonna sonora è in grado di orientare i sensi; sollecitare gli interrogativi e chiarire rapporti e relazioni all’interno della drammaturgia.

È lei a collegare le varie scene, impostandone toni e stati d’animo. Sa intensificare l’effetto del dialogo e il suo eventuale dramma; assicura un senso di spazio e tempo per farci orientare; sottolinea tutti i movimenti; rappresenta rumori reali o momenti musicali diegetici – dunque veri e propri – e soprattutto, svolge un ruolo di commento. Anticipando eventi, costruendo tensione drammatica e aggiungendo significato all’immagine sa attirarne l’attenzione, creando una solida base all’immedesimazione.

La giusta colonna sonora

Come si crea una soundtrack memorabile e di successo? Non è una domanda facile. Si parte da un’analisi delle emozioni che le immagini suscitano nel compositore o nel selezionatore musicale e si prova a renderle musica.

Si tratta di una professione vera e propria, non adatta a tutti e con dei professionisti impareggiabili.

Nel ricercare la musica che accompagni il nostro video, dobbiamo fare attenzione, soprattutto se scegliamo di utilizzare musica non inedita, bensì composta da altri.

Nel buco nero delle licenze

Hai appena realizzato un video e stai cercando di aggiungere una musica degna che possa valorizzarlo. Conosci una canzone che farebbe proprio al caso tuo e vorresti usarla. Ma puoi farlo? Hai bisogno di un permesso? Chi puoi contattare per ottenerlo? Quanto ti costerà? Eccoti entrato nel buco nero delle licenze.

Il modo migliore per uscirne è utilizzare musica libera da royalties, come ad esempio quella che trovate nella nostra libreria di musica per video royalty free. Sceglierla è più facile, sicuro ed economico. Non sarebbe meglio usare un brano famoso, magari di successo, per rendere popolare il mio contenuto? Può essere. Può però anche essere che una canzone troppo famosa finisca per oscurare le immagini e rendere il video secondario rispetto ad essa. Il video deve essere valorizzato dalle note, non sovrastato da esse.

Dove ricercare la musica giusta per il mio progetto? In rete in una libreria musicale proprio come Shine-Library. Ogni traccia qui presente è disponibile all’ascolto, alla valutazione e al download in tre semplici licenze a seconda delle necessità. Una volta scaricata saremo liberi di utilizzare la musica per accompagnare le nostre immagini senza complessità legali o problemi di permessi.

Musica emozionale | Il linguaggio delle emozioni

Apr 02, 2021 by Vera Sorrentino - 0 Comments

Musica emozionale | Il linguaggio delle emozioni

Molto spesso sentiamo parlare di musica emozionale, ma cosa si intende?
La musica fa parte della nostra vita. È presente nella nostra quotidianità, nei momenti più importanti della nostra esistenza e in quelli più semplici della vita di tutti i giorni.

Tutti noi abbiamo una canzone “speciale”. A qualsiasi nostro stato d’animo corrisponde una canzone o un genere musicale.

Fin dai tempi antichi l’uomo si è ben presto accorto di come la musica potesse influire sul suo animo.
Il potere della musica è stato colto immediatamente: dalle danze tribali con

ritmi ossessivi, alle musiche religiose per momenti di raccoglimento, le musiche ritmiche esaltatrici e le marce militari per euforizzare.

La musica incide sul nostro livello psicologico, agisce sulla nostra energia, che a sua volta incide sul nostro stato d’animo e le nostre emozioni.
Nascono da questi principi molte tecniche: la musicoterapia per esempio. Ascoltiamo la musica per rilassarci, per concentrarci, per celebrare qualcosa e anche per piangere e per sfogarci.

“Tu chiamale se vuoi…emozioni” (Lucio Battisti)

La musica è entrata talmente tanto a far parte della nostra vita quotidiana che ormai diamo la sua presenza per scontata.

Basta pensare alla marcia nuziale di un matrimonio, alla canzoncina di buon compleanno, alla ninna nanna.
E ancora, ascoltiamo musica alla radio mentre andiamo a lavoro, con gli auricolari in palestra, dal parrucchiere.

Moltissime persone ascoltano musica perfino quando lavorano e quando studiano.

Musica e Emozioni

A chi non è mai capitato di piangere sulle note di una canzone dopo una

relazione finita?

Chi non ha mai dedicato una canzone romantica al proprio partner?
Quanti si ricordano delle vacanze estive ripensando alle hit più in voga quell’anno?
È veramente improbabile che qualcuno non abbia mai ballato la macarena in riva al mare!

Perfino nei momenti tristi, quando siamo giù di morale, la cosa più semplice che ci viene da fare è alzare la musica a tutto volume e non pensare più a niente!

Anche quando guardiamo un film, le emozioni e le sensazioni che proviamo vengono spesso attivate dalla colonna sonora.
Se pensiamo a Titanic, non può non venirci in mente “My heart will go on” di Celine Dion.

A questo punto, se avete voglia di emozionarvi, vi invitiamo a visitare la nostra sezione musica emozionale.

Questi brani sono stati realizzati attraverso diverse tecniche di composizione: arrangiamenti minimali e complessi, suoni elettronici e classici.

Fatevi trasportare dalla nostra musica emozionale royalty free: dai brani “80’s Dreams”, “Piano Angelica” e “Bamboo e spezie”, inseriti nella colonna sonora del film “Cristiano Rolando” che oggi è su Amazon Prime Video, a “Frai silenzi di uno sguardo”, la canzone che ha vinto il Festival Nazionale della canzone italiana Premio Poggio Bustone 2014, dedicato a Lucio Battisti.

L’obiettivo di questa musica è suscitare forti emozioni! Vi aspettiamo!

La musica nella tradizione siciliana

Mar 30, 2021 by Leon - 0 Comments

La musica nella tradizione siciliana

Seguici nel nostro viaggio alla scoperta delle origini della musica siciliana.

La Sicilia è la più grande isola dell’Italia e del Mediterraneo, una terra sorprendente, ricca di storia e tradizioni.
La musica tradizionale siciliana affonda le proprie radici nei canti popolari: canzoncine, serenate, ninne nanne, tarantelle e canti natalizi.

Ogni evento della vita è stato cantato dalla moltitudine di civiltà che si sono susseguite negli anni.
I canti venivano tramandati oralmente, da villaggio a villaggio, da città a città, assumendo di volta in volta nuove caratteristiche e varianti.

I canti popolari sono gli archivi del popolo, il tesoro della sua scienza, della sua religione, della vita dei suoi padri, dei fasti della sua storia, l’espressione del cuore, l’immagine del suo interno, nella gioia e nel pianto”. – Johann Gottfried Herder

La musica siciliana – Le origini

La storia e le tradizioni di un popolo sono sempre racchiuse nella sua produzione musicale. Questo è particolarmente vero per i popoli che hanno una storia lunga e complessa e una cultura folkloristica molto “vivace”, come quello siciliano.
Per qualunque abitante dell’isola è impossibile non ricordare o non aver mai ascoltato almeno una poesia, una ninna nanna, un ballo popolare o un’antica filastrocca.

La varietà della musica popolare siciliana affonda le sue radici nei canti popolari, primo fra tutti i canti di lavoro.
Questi nascevano spontaneamente dall’esigenza di dovere coordinare i lavori di gruppo; venivano infatti intonati dai contadini durante la mietitura, la vendemmia, o dai pescatori durante la mattanza dei tonni.

Questi antichi mestieri producevano spontaneamente rumore e ciò serviva a creare la base per il ritmo.

A nuvena ‘i Natali

La tradizione musicale siciliana è ricca di canti dedicati alle festività natalizie. Queste canzoni ricordano il passato e ci fanno compiere un vero e proprio viaggio nel tempo, facendoci vivere le atmosfere ben note ai nostri nonni.
Le Novene di Natale sono dei canti narrativi suddivisi in nove parti e raccontano le storie legate alla natività. Il contenuto e i personaggi sono presi direttamente dai Vangeli.

Anticamente, durante i nove giorni precedenti la vigilia di Natale, il canto era eseguito davanti al presepio, dai ninariddari, dai ciaramiddari o da suonatori di strumento a fiato. I ninariddari andavano in giro per le case e sostavano anche davanti alle putie, accompagnando con la musica le cosiddette ninnareddi.

Una delle danze più antiche al mondo: il Tataratà

Il Tataratà, il cui nome deriva dal suono emesso dal tamburo, è una danza armata che, nel corso degli anni, per la spettacolarità, il fascino e la singolarità nel suo genere, ha attirato l’attenzione di molti studiosi.
Si tratta di un evento folcloristico eccezionale, certamente uno dei più antichi nel mondo.

Tutt’oggi, sono numerosi i gruppi folcloristici che si impegnano a mantenere in vita questa tradizione unica nel suo genere.

Tarantella Siciliana – Passione senza tempo

Quando parliamo di Tarantella il pensiero corre subito alla danza tradizionale tipica dell’Italia del Sud, considerata il ballo più rappresentativo del folklore italiano nel mondo.
Durante le serate estive il suono di tamburelli, flauti e fisarmoniche invade le piazze della Sicilia in un tripudio di colori e ritmi scatenati.

Se, a questo punto – magari proprio grazie a questo articolo – hai avvertito un’irrefrenabile voglia di brani che raccontano i colori e il folklore della Sicilia, ti invitiamo a visitare la nostra sezione Musica Siciliana!

L’album “Sicilia in musica, tarantelle e serenate” è il frutto del lavoro e dell’impegno di più di dieci artisti fra musicisti, cantanti, grafici, disegnatori, cantautori, compositori ed arrangiatori che, sostenuti da una grande passione per la musica e per la loro terra, hanno voluto dedicare un omaggio alla Sicilia.

Un progetto che prevede non solo la ricerca e la rielaborazione di canti siciliani, ma anche la composizione di brani inediti nel rispetto dei motivi e delle forme tradizionali.

Il disco apre per l’appunto con una inedita tarantella di Giovanni Niosi che fa venire voglia di ballare. Una rivisitazione orchestrale di Ciuri ciuri, con chitarre, mandolini e fisarmoniche splendidamente interpretata da Nicoletta Caravello.

Seguono un’inedita e divertente Tarantella del raffreddore composta da Giovanni Dall’O’ che fa da preambolo a due inediti: la Sirinata di Salvatore Battaglia, e l’allegra Sicilia Bedda, scritta per l’occasione da Vera Sorrentino, dedicata alla Sicilia e interpretata da N. Caravello.

12 magnifici brani arrangiati utilizzando strumenti tipici: mandolino, friscalettu, marranzano, bummulu e tamburello e cantati esclusivamente in dialetto.

Cosa aspetti? Corri a dare un occhiata alla nostra raccolta di 12 brani di musica siciliana royalty free

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